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Il nostro istituto finalista nel concorso "Rileggiamo l'art. 3"

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Il nostro istituto si è classificato tra le prime venti su 129 scuole italiane nel concorso “Rileggiamo l’art. 3“ www.rileggiamolarticolo3.it bandito da una serie di enti e istituzioni al fine di richiamare l’attenzione sul problema dell’analfabetismo funzionale che è diventato una vera e propria emergenza rilevata dall’ Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e consistente in una sostanziale incapacità da parte di più di un italiano su tre, (rapporto del 2017) di “formarsi un'idea propria e originale del mondo circostante e delle sue dinamiche; essendo incline a credere a tutto quello che legge o ascolta, essendo esposto alla disinformazione, alla persuasione occulta, alle fake news, alle campagne d’odio: fenomeni che minano la coesione sociale, la solidarietà e la tolleranza della diversità.”

Questa diffusa condizione impedisce una vera attuazione dell’art. 3 della Costituzione e il principio di uguaglianza sostanziale (oltre che formale ) in esso contenuto perché accentua le diseguaglianze e tradisce i valori fondanti della democrazia favorendo derive autoritarie.

Si riporta il testo presentato dalla squadra del nostro istituto costituita da studenti della 4B-SIA e della 3A-T, guidata dalla prof.ssa D’Uggento Antonia Gabriella.

Siamo stati all'Assemblea nazional/popolare io e mia moglie Vittoria Delpopolo. Finalmente ci siamo liberati dei politici e della casta. Decidiamo noi. Era ora. Erano presenti tutti i cittadini, non una delegazione, no, proprio tutti. Tranne, ovviamente, quelli che non sono nati in Italia, che sono nati in Italia per furbizia, che hanno vissuto all'estero, che parlano la nostra lingua per interesse. Perché prima, finalmente, veniamo noi. NOI! D'altronde, grazie a Dio, i di cui sopra non hanno più la cittadinanza.

C'erano tutti, esclusi i troppo buoni, troppo colti, moralisti, filosofi, lettori, scrittori e giornalisti. Finalmente chi non è d’accordo con noi non potrà più diffondere false notizie per screditarci. Sarà il trionfo della verità. Chi ha cambiato idea e chi è contro il popolo perché se la fa con i nemici del popolo, dovrà finalmente tacere. Solo la voce del popolo!

Tutti Liberi di parlare, indipendentemente dal titolo di studio. Il popolo pensa che la cultura, l'arte non debbano più essere fonte di discriminazione. Questa sì, che è democrazia. PERCHÈ tu devi dire a me che farmaci prendere solo perché ti sei laureato in medicina con 110 e lode? Chissà con chi ti sei messo d'accordo per farmi credere che sono malato. Sappi che io, a costo di crepare, non ti do retta. La dignità innanzitutto.

Il punto più toccante è stato quando il popolo ha preso la parola. Che forza, che autorità. Una bella presenza, uno sguardo sicuro, voce ferma, parole semplici. Pane al pane e vino al vino <<Da questo momento-ha detto-decide direttamente il popolo che ha votato ed è stato democraticamente eletto.>>

Ogni uomo è uguale di fronte al popolo senza distinzione di razza se è quella del popolo, di sesso, di lingua, di religione, di condizioni politiche e sociali, se sono quelle volute dal popolo. Naturalmente i nemici del popolo hanno provato a dare fastidio ma per fortuna il popolo ha saputo allontanare i sobillatori. Sapessi gli applausi quando sono stati cacciati via. Ha funzionato: ci sentiamo tutti più tranquilli da quando c'è la repressione preventiva. Un delinquente non fa in tempo a commettere un reato. Viene punito prima e così nessuno deve più aver paura.

La sicurezza innanzitutto. Nessun furto, nessuna rapina. Le carceri sono stracolme ma sono molto lontane dai centri residenziali e da quelli commerciali. Sono sicuro, commosso e felice. Nessuno complotterà più contro il popolo. Ammicco, sorrido. Lo specchio mi rimanda un sorriso.

Il sorriso del popolo sovrano.